MADRI DOLOROSE
veglia in musica e parole per le ore della Passione

Brani da : G.B. Pergolesi, F. De Andre', V. Parra, San Bonaventura, S. Di Giacomo, A. Merini, Hebe Di Bonafini, e dalla tradizione popolare

 
...Non sai quante cose io stia facendo per continuare a darti la vita. È così bello dare la vita, soprattutto quando molti parlano solo di morte...
 

Possono motivazioni apparentemente lontane e distanti per fede, tradizione, religione, condizione sociale, ricondurre ad un unico sentimento di prostrazione e angoscia? Ebbene si, il dolore della madre e di tutte le madri è universalmente trasversale. Come sia accaduta o come accadrà, a qualsiasi latitudine, l'offesa, la sofferenza e la morte del "figlio" spezza il cuore alla madre.
È con questa forte sensazione che si è sviluppata l'idea di un concerto in forma di "veglia" per le ore della passione, facendo anche riferimento alla tradizione che, in tempi passati, voleva che il Venerdì Santo si tenessero concerti in tutte le chiese. Così, "Madri Dolorose" si aggiunge ai tanti piccoli eventi che alcune persone attente e volenterose cercano di tramutare in progetti reali per la conservazione e la divulgazione del nostro patrimonio di arte, fede e cultura.
Il concerto fa riferimento al pianto di Maria e alla sua rappresentazione che, da millenni, ci giunge attraverso la musica, la pittura, la scultura, le forme teatrali e l'attualità. Un dolore che si perpetua nel tempo per le ferite del mondo e la morte di miagliaia di "figli".
Ovunque ci saranno violenza, guerre, fame, sopraffazione, disperazione, ci sarà il dolore e il pianto di chi soffre per qualcuno o qualcosa che gli viene "sottratto".
In tal senso "Madri Dolorose" è il ricordo e la ricerca di vecchie e nuove letture, emozioni infantili, suoni, tensioni, rabbie e preoccupazioni per un mondo che appiattisce e distrugge qualsiasi sentimento d'amore e d'armonia, privandoci dei valori fondamentali della solidarietà e della fratellanza.
Da queste "rabbie" e confidando nell'amore dei figli per tutte le madri, il bisogno di un concerto per speranze future, ripercorrendo i riti e le tradizioni di una cultura millenaria che, dalle antiche Laudi trecentesche a tutte le composizioni scritte nel corso dei secoli, raccontano di un dolore e di un amore universale.
E allora, la chiesa dei SS.Filippo e Giacono, dove esiste una comunità di persone e una guida che, ascoltando i bisogni reali di un'umanità dolente, alleviano il - dolore - auspicando un'umana resurrezione, è il luogo migliore da dove ricominciare per riflettere e ritrovare la nostra "passione".

Gianni Lamagna

 

 

con

Gianni Lamagna

Orchestra da camera Collegium Philarmonicum
soprano Paola Tedesco
mezzosoprano AnnaMaria Napolitano

solisti
plettri Michele Di Martino
chitarra Antonello Paliotti

e con la partecipazione dell'associazione "Progetto Oasi"

Direttore Gennaro Cappabianca

Elaborazioni Antonello Paliotti

un progetto di
Gianni Lamagna

cultural manager : Pina Conte

progetto luci : NO.MA.TE.
direttore tecnico : Umberto Petito
direttore di scena : Pippo Di Matteo
foto : Sergio Siano
promozione: Patrizia Sgueglia
segretaria : Maddalena Abbate
allestimenti : Cav. Eduardo Tene
trasporti : V. Petrillo
amministratore : Antonio De Maio